Everwinter

 

Degrado grunge Industrial Urban la vita di strada, personaggi loschi, luoghi sgarrupati scartocciati, la spazzatura sull’asfalto come se fosse fiori, l’atmosfera cupa e misteriosa, veicoli in disuso, e rovine di edifici.. chissà se abitati un tempo.

Sono terre abbandonate all’apparenza ma in realtà sono terra abitatissime, rifugi di fotografi, o soltanto persone che vogliono isolarsi. La gente di strada fugge alle regole esistenti anche in Second Life . Le vite di coppie perfette in case perfette, abiti ed eventi perfetti. Ma tutta questa sta perfezione in un mondo di simulazione come second life alla fine soffoca e provoca l’indispensabilità di creare desolazione abbandono, spazzatura, e l’opportunità di mescolarsi fra chi preferisce apparire emarginato, un po’ schivo e fuori le righe. Freedom forever ovunque dov’è possibile.

Un’altra particolarità delle terre sgarrupate è che molte nascono improntate su Fil Rouge di generi ben precisi Urban mafia e/o post apocalittici, in alcune puoi entrare a far parte della storia assumendo l’identità scegliendo fra tipologie di personaggi o soltanto decidere di essere se stessi. Questo genere di RPG sopratutto sono straniere e le storiche di RPG ancora esistenti sono

sono invece due delle ultime novità al momento ma ce ne sono molte altre e le potrete trovare frugando nel sito  DESTINATION GUIDE di Second Life. L’ultima esplorata è appunto Everwinter tematica post apocalittico, molti anni dopo un disastro nucleare il luogo rimane congelato nel tempo. Bellissima la torcia che vi verrà regalata all’arrivo per farvi luce fra macerie e strani personaggi, mozzafiato la luce ambiente che non cambierei fossi in voi, consiglio inoltre di alzare le impostazioni grafiche e vedrete…scorci veramente wow indimenticabili, per chi ovviamente ama il genere.

Un parco giochi da brividi dove la presenza di matite colorate mi ha allertato all’attenzione di piccoli superstiti nascosti dietro maschere antigas, bimbi fra relitti e cadaveri giocano rassegnati alla nuova realtà. E la realtà di questo luogo vuole che proprio gli unici sopravvissuti siano solo bambini (li troverete a giro un po’ dappertutto) bello il messaggio di speranza anche in ogni mondo, non importa se la ruota panoramica è devastata e se la giostra ha perso i suoi cavalli il futuro sarà sempre per mano dei fanciulli, loro colorano il mondo sempre e ovunque. E per questo ho trovato molto bello quelle matite enormi di ogni colore sparse qua e là come cartelli stradali. Ed è proprio seguendoli che mi han condotta davanti allo spettacolo più bello. Una ragazzina del tutto incurante dello squallore intorno, tutta concentrata nel gioco. Ho provato immediatamente tenerezza, l’unica che non aveva bisogno di maschere lei e il suo saltello, lei e la sua bambola stretta nella mano, mi ha fatto riflettere a quanto la vita sia più semplice di quel che pensiamo. Nascondersi e limitarsi per qualsiasi cosa accada non serve, meglio lasciarsi alla spensieratezza, poiché se già tutto è accaduto cosa può accadere ancora? La similitudine di condizioni umane in cui sono inciampata oggi in un posto grigio e devastato mi ha fatto sorridere. Quasi quel messaggio mi aspettasse.

“Le coincidenze non sono mai casuali, vanno interpretate.” (Silvia Zoncheddu )