La neve ac-cade

Ed eccoci arrivati agli ultimi giorni del 2019. E anche in questo mondo si avverte la necessità di tirare delle somme. Già noi apparentemente di mesh fuori, ma dentro fabbrica di sogni e storie. Per scrivere questa volta ho scelto un luogo a caso, tele trasportandomi in un bosco innevato, dove l’unico dettaglio animato è la neve. E scelgo la neve come musa prendendo spunto dalla lentezza con cui cade in ogni mondo, che mi sussurra quanto sia inutile la velocità, tanto tutti cadremo sempre nello stesso punto, quindi che fretta c’è. La neve accade. Come la vita.

La velocità nel giudicare una storia di volerla finire, ma poi non era quello che volevi. Credere ingenuamente che un’assidua presenza sia meglio di “un’assenza” di qualità. La fretta nel giudicare fatti e persone solo per il sentito dire, nel provare un paradossale “odio” per qualcuno solo perché non rispecchia il nostro stile di vita, o per uno sciocco senso di solidarietà. Decidere di essere cattivi solo perché si é talmente frustrati che qua devi interpretare il personaggio di Dio.

Lentamente la neve continua a cadere, il luogo è molto desolato, ci siamo soltanto io e due cervi poco più in la una strada che speri ti dica sempre che è quella giusta, che il tuo isolarti non è altro che un difenderti dalle troppe parole, i troppi giudizi, i troppi errori e i troppi qualsiasi cosa che ti allontanano un po’ da tutto. La sana solitudine di cui non mi stanco mai. Vitale necessità di parlare con me stessa, troppe sono le domande e sempre troppo poche le risposte, Second Life mi piace, adoro questo mondo che mi ha insegnato tante cose, e fatto conoscere persone incredibili, ma sento spesso quel senso di soffocamento in situazioni che non sono mie. Vorrei un secondo mondo in cui tutti ci sentiamo felici e stiamo bene, ma vedo che perseverano guerre di gelosie e rivalità, sim devastate dai pirati mafiosi e molta superficialità, e mi chiedo ancora dove sia finita la sl di una volta… e anche le persone di una volta dove sono finite, perché è grave vivere la virtualità dove sono persone l’elemento disturbante. I dei onnipotenti, le prime donne, i saputelli e le maestrine, i devastatori, i maleducati e i finti amici/amiche che voltano le spalle decidendo di cancellarti solo perché non tu ruoti 24 ore su 24 intorno a loro. Ok tiro la riga e basta eh che sarà pure finta sta neve ma comincio a gelarmi lol … ” ma si.. tutto sommato ho avuto anche bellissime sorprese in questo anno.

Mi guardo le dita e comincio a contare: “Uno Due Tre Quattro Cinque e Sei, si salvo sei persone e mi dico ce la posso fare a chiudere questo 2019 virtuale sorridendo” chiudo il quaderno e ripongo la matita al sapore di fragola, resto così a guardare i due cervi gli alberi, la strada  e uno scoiattolo che è spuntato dal nulla e lentamente mi lascio cadere insieme alla neve. Buon Natale a Tutti fate come me resistete!

Dovremmo imparare dalla neve a entrare nella vita degli altri con quella grazia e quella capacità di stendere un velo di bellezza sulle cose
(Don C.Mauri)