L’insostenibile Leggerezza dell’Assenza

“Tante, non pensi?” mi domando e mi rispondo: “Già!” ma distratta da un pensiero fisso tocco una sedia e mi pare di percepire una presenza “chissà se l’ultima persona seduta qui è stata felice o stava ricordando qualcosa di triste?” Ci sono più sedie vuote, che avatar in questo mondo, ci sono una miriade di sedie vuote a ricordarci quello che è stato un tempo. Tutte in fila, a coppia, sulla spiaggia, la sedie di un pittore, un amore finito, sedie in attesa, altalene dismesse, sedie vuote che segnano percorsi, sbagli, decisioni e chissà cos’altro. Ogni sedia una storia. Persone.

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L’assenza, a ricordarti che tutto passa pure le presenze che han promesso di esserci sempre. La leggerezza con cui hai vissuto persone e momenti e adesso fra le dita hai solo sedie vuote. E L’insostenibile dubbio del perché le hai notate solo tu. E con questo ultimo pensiero, mi siedo e lascio un segno di me in tutta questa assenza.

La presenza non racconta sempre la verità ma l’assenza non riesce proprio a mentire. (CannovaV, Twitter)